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Approvato il piano d'azione per le persone con disabilità grave e gravissima

Con l’approvazione della Dgr 2720 del 23 dicembre 2019, Regione Lombardia ha stabilito il programma operativo regionale a favore delle persone con disabilità grave (Misura B2) e gravissima (Misura B1) per la ripartizione delle risorse del Fondo nazionale per le Non-autosufficienze, integrate a risorse regionali per l'annualità FNA 2019 (dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020). Complessivamente, le risorse a disposizione ammontano a 91,196 milioni di euro.

La “Misura B1” è destinata alle persone in condizione di disabilità gravissima e che vivono al proprio domicilio: prevede l’erogazione di un buono e di un Voucher socio-sanitario mensile. Finalità di questa misura è la promozione del benessere e della qualità della vita della persona, in un contesto più ampio di inclusione sociale. Rispetto al modello precedente quest'anno è stato introdotto tra i requisiti un ISEE sociosanitario fino a 50mila euro (per beneficiari minorenni, ISEE ordinario fino a 65mila euro).

Sulla base della situazione della persona con disabilità può essere riconosciuto:

  • Buono mensile massimo di 1.100 euro destinato alla persona totalmente assistita al proprio domicilio. Il buono viene erogato per compensare le prestazioni sociali assicurate dal caregiver familiare e/o da assistente familiare impiegato con regolare contratto ed è così suddiviso: 400 euro per il caregiver familiare e da un minimo 200 euro ad un massimo di 700 euro per personale di assistenza regolarmente assunto. A questo si può aggiungere un Voucher socio-sanitario mensile (360 euro per gli adulti e 500 euro per i minori);
     
  • Buono mensile di 600 euro destinato alla persona con disabilità che frequenta un servizio educativo o scolastico (per massimo 25 ore settimanali), oppure a chi è inserito in un Centro diurno (per massimo 14 ore settimanali). Il buono rappresenta un riconoscimento del carico assistenziale per la famiglia. A questo si può aggiungere un Voucher socio-sanitario mensile fino 360 euro per gli adulti e fino a un massimo di 500 euro per i minori per il miglioramento della qualità della vita e per favorire il benessere del minore sviluppando percorsi orientati a promuovere il suo inserimento e inclusione sociale.

Per le situazioni di particolare intensità, in cui le persone necessitano di assistenza continua e di un monitoraggio costante (ad esempio le persone ventilo-assistite almeno 16 ore al giorno e/o con nutrizione parenterale) possono chiedere in alternativa un buono mensile di 400 euro alla famiglia e un voucher mensile fino a 1.650 euro per l’acquisto fino a un massimo di 20 ore settimanali di prestazioni assistenziali a domicilio. Sia il buono, sia il voucher possono integrare le risorse già eventualmente riconosciute per servizi di assistenza domiciliare e in base al progetto individuale. Si tratta di un sostegno di carattere sperimentale, finalizzato a ridurre il carico delle cure che grava sulla famiglia.

Possono accedere alla misura i beneficiari dell’indennità di accompagnamento (di cui alla L.18/1980) oppure definite non autosufficienti (ai sensi dell’allegato 3 del Dpcm 159/2013). La richiesta per ottenere il buono e il voucher previsti dalla “Misura B1” deve essere presentata presso la propria Ats/Asst di residenza. Le richieste verranno indirizzata a un’équipe che, previa valutazione multidimensionale delle condizioni della persona, predispone il Progetto individuale di assistenza che prevede la descrizione degli interventi da sostenere. È possibile presentare la domanda fino a esaurimento delle risorse disponibili.

La “Misura B2” è invece destinata all’attivazione di interventi a favore di persone disabili gravi e anziani non autosufficienti, realizzati attraverso gli Ambiti territoriali e Comuni del territorio, attraverso l’erogazione di buoni mensili e voucher. Per ottenere i buoni e i voucher previsti dalla “Misura B2” occorre inoltrare la richiesta presso il Servizio sociale del proprio Comune di residenza. Le richieste verranno indirizzate a un’équipe integrata con personale del Comune e dell’Asst che, previa valutazione della persona, predispone il “Progetto individuale di assistenza”, che contiene la descrizione degli interventi da sostenere con i buoni previsti e indica anche il valore Isee considerato ai fini dell’erogazione della stessa. Non c’è una scadenza per la presentazione delle domande: il cittadino presenta l’istanza e, se ci sono risorse disponibili, questa viene esaudita, previa verifica del possesso dei requisiti.