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persona non vedente con un bastone bianco nella mano destra

Con i nuovi radiofari migliora l'accessibilità per le persone con disabilità visiva

Con la delibera XII/15 del 23 marzo 2023 (“Determinazione in ordine al miglioramento dell’accessibilità delle sedi regionali di Milano tramite installazione di radiofari per le persone ipovedenti e non vedenti”) la Giunta di Regione Lombardia ha approvato lo schema di contratto per la concessione di 15 radiofari finalizzati a garantire il miglioramento dell’accessibilità e della fruizione delle sedi regionali da parte di persone ipovedenti e non vedenti.

Si tratta di strumenti innovativi definiti “LETIsmart” che permettono di trasformare un “comune” bastone bianco usato quotidianamente da migliaia di persone con disabilità visiva in uno strumento “parlante”. Questo sofisticato ricevitore permette di informare la persona non vedente o ipovedente su quello che lo circonda, ad esempio quale direzione prendere per raggiungere un determinato ufficio o sportello, il piano a cui si trova, le indicazioni per raggiungere l’ascensore e così via. A fornire le informazioni sono i cosiddetti radiofari: dei trasmettitori a bassissima emissione di radiofrequenza che si interfacciano direttamente con il ricevitore posizionato sul bastone bianco aumentando e semplificando l’autonomia di movimento delle persone con disabilità visiva nei diversi contesti.

Una tecnologia innovativa, frutto dello sviluppo dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uic) in collaborazione con Invat, Istituto nazionale per la valutazione e validazione di ausili e tecnologie, che va a integrare i sistemi tattilo-plantari e le mappe tattili.

Il progetto è stato reso possibile dalla collaborazione con il Lions Club International, che si è reso disponibile (per il tramite dell’azienda SCEN) a fornire in comodato d’uso gratuito i 15 radiofari per potenziare il livello di accessibilità delle sedi regionali a favore degli utenti non vedenti o ipovedenti, dotati del bastone trasmittente.

 

Barriere ambientali, cosa sono e come eliminarle

All’articolo 9 la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità afferma il principio per tutte le persone con disabilità di “vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita”. Impegnando quindi gli Stati ad adottare tutte le misure adeguate a garantire loro l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione. “Queste misure, che includono l’identificazione e l’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità, si applicano tra l’altro a edifici, viabilità, trasporti, scuole, alloggi, strutture sanitarie e luoghi di lavoro. Oltre ai servizi di informazione, comunicazione e altri, compresi i servizi informatici e quelli di emergenza”.

In Italia la normativa che disciplina l'accessibilità e l'abbattimento delle barriere architettoniche è la Legge 13/89, che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l'accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. Per quanto riguarda l’eliminazione delle barriere presenti negli edifici privati, Regione Lombardia eroga i contributi messi a disposizione dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti a favore dei Comuni lombardi.

Strumento essenziale per migliorare l’accessibilità e la fruibilità degli spazi pubblici, inoltre, sono i Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) strumenti in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini.

Regione Lombardia ha istituito il Registro regionale telematico in cui i Comuni, le province e la Città metropolitana di Milano possono inserire i propri piani e i programmi degli interventi che intendono realizzare in tema di accessibilità. Il Registro è liberamente consultabile dai cittadini.