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Centro Visite e Museo Etnografico di Rivalta sul Mincio

Parco del Mincio

Il Parco Regionale del Mincio è un parco agricolo fluviale istituito nel 1984 ed è uno dei primi parchi riconosciuti in Lombardia. Il territorio del parco comprende diciotto comuni di cui diciassette nella provincia di Mantova e uno nella provincia di Brescia. Il parco è situato nella porzione orientale della Lombardia e ricopre quasi interamente il corso del fiume Mincio, che si sviluppa per 73 Km dal lago di Garda, di cui è emissario, al fiume Po, in cui sfocia in prossimità della frazione di Governolo. Pochi fiumi lombardi offrono tanta varietà di paesaggi: colline moreniche, laghi, foreste, pianure coltivate e paludi. 

AMBIENTE NATURALE
Il territorio del Parco del Mincio comprende numerose riserve naturali - Valli del Mincio, Vallazza, Complesso morenico di Castellaro Lagusello, Garzaia di Pomponesco, Palude di Ostiglia, Isola Boscone - e il monumento naturale di San Francesco. Le zone umide presenti nel Parco costituiscono ambienti di primaria importanza dal punto di vista ambientale, per le numerose specie di uccelli che vi nidificano e per la presenza di una ricca varietà di fiori e piante, molte delle quali appartenenti a specie protette.

PATRIMONIO STORICO CULTURALE
Scolpito dai ghiacciai dell’ultima era glaciale, l’anfiteatro morenico del fiume Mincio è un armonioso susseguirsi di dolci rilievi, superfici pianeggianti e zone umide, campi coltivati, vigneti e boschi. Proseguendo la sua corsa verso il Po, il Mincio ha modellato la pianura mantovana, rappresentando lo scenario di cruciali eventi storici: un territorio punteggiato da borghi fortificati, antichi palazzi e ville signorili, traccia di antichi splendori perfettamente integrati in un paesaggio che ha restituito straordinarie testimonianze archeologiche.

PRODOTTI DELLA CUCINA MANTOVANA
La cucina mantovana viene definita "cucina di principi e di popolo", riuscita sintesi tra i sontuosi banchetti dei Gonzaga, signori di Mantova, e i sapori autentici della tradizione contadina. Tipici della cucina del Mincio sono i primi piatti serviti nelle locande: capunsei, agnolini, fuiàde con ragù di selvaggina, tortelli di zucca, riso alla pilota o risot menà. Caratteristici della cucina di fiume sono inoltre il luccio in salsa e il pesce gatto fritto.
Presenza fissa sulle tavole del Mincio sono anche i prodotti derivati dal maiale, come il gras pistà, le cicciole, il salame e il cotechino.

COSA FARE NEL PARCO
Scopri le strutture e le attività all'interno del parco cliccando sui paragrafi che trovi qui sotto.

Lungolago Gonzaga, lungolago Mincio, lungolago Superiore - Mantova
sito web: www.parcodelmincio.it

Il Parco Periurbano della città di Mantova è ad accesso libero. Utilizzando i parcheggi intorno alla cinta storica della città, dotati di posti per disabili, si può accedere alle vie ciclopedonali che percorrono il lungolago Gonzaga e il lungolago Mincio tramite un sistema di discese in asfalto o con fondo compatto, di modesta pendenza. I veicoli con contrassegno per il trasporto di persone con disabilità possono accedere direttamente al Parco periurbano. I percorsi si sviluppano intorno al nucleo rinascimentale di Mantova e si affacciano sui laghi formati dal fiume Mincio. All’interno del Parco periurbano è possibile visitare il Parco della Scienza, un "museo scientifico all'aperto" costituito da una serie di strutture che accompagnano il visitatore alla scoperta della scienza nella vita di tutti i giorni. Nell’area sono presenti numerose zone ombreggiate e aree attrezzate con tavoli, panche e fontanelle. Uno spazio fitness dotato di attrezzatura hand bike inclusive è presente presso il Parco Fraccalini. In piazza Virgiliana a Mantova, nelle vicinanze del Parco periurbano, è inoltre presente un parco gioco inclusivo.

Il Parco della Scienza costeggia il Lago di Mezzo per circa 1,2 km ed è caratterizzato da varie installazioni didattiche che lo rendono particolarmente interessante per bambini e scolaresche.

I parcheggi sono ubicati lungo tutta la strada che costeggia il lago, hanno fondo in asfalto, e alcuni di essi sono riservati alle persone con disabilità. Per raggiungere il sentiero occorre attraversare la rete stradale in corrispondenza dei passaggi pedonali e imboccare una delle discese, con fondo compatto in terra battuta o in asfalto (in corrispondenza di Parco Fraccalini), che conducono dalla strada al percorso: ne esistono diverse lungo tutto il tragitto, con lunghezza di circa 20 metri, larghezza 2 metri e pendenza modesta.

Il sentiero è in piano, con larghezza di circa 2,5 metri e fondo compatto in asfalto e ghiaia fine. È circondato da prati, in cui sono presenti numerose zone ombreggiate e aree attrezzate con tavoli (altezza da terra 76 cm), panche e fontanelle (fuoriuscita acqua a 92 cm da terra). Si incontrano inoltre diversi pannelli didattici e informativi, posti ad un'altezza da terra di 161 cm.

Strada Colarina, Str. Bertone, 46044 Goito MN
sito web: www.parcodelmincio.it
tel. 0376 391550

Il Parco delle Bertone è situato nel territorio del Comune di Goito. La superficie del parco in parte è occupata da un laghetto. Il parco del Bertone, che nel '500 era una tenuta di caccia della famiglia De Bertoni, conosce un periodo di splendore con la famiglia D'Arco durante il 1800, che trasforma questo luogo nella propria residenza estiva. I proprietari fecero costruire la villa e le sue le pertinenze (scuderie e foresteria) in una radura a prato con intorno un bosco. La passione per la botanica del conte Luigi D'Arco, naturalista, è testimoniata ancora oggi dalla presenza di esemplari secolari di piante provenienti da tutto il mondo: in particolare il maestoso esemplare di Ginkgo biloba, che in autunno si colora di giallo oro intenso e con i suoi 40 metri di altezza è considerato il più alto d’Italia, il boschetto di magnolie americane (Magnolia grandiflora) e diversi grandi esemplari di ippocastani. Al Parco delle Bertone è presente il Centro visite gestito dal Parco del Mincio. All’interno del bosco, dal 1994 è attivo il Centro di Reintroduzione della Cicogna Bianca che ha contribuito al ritorno di numerosi esemplari di questi maestosi uccelli, che costruiscono i loro nidi sulle cime degli alberi secolari. Il Centro visite è aperto nelle giornate festive dalla primavera all'autunno. Adiacente al cancello d’ingresso del Parco è presente un’area asfaltata nella quale è possibile lasciare in sosta i veicoli con contrassegno per il trasporto di persone con disabilità. Sempre all'esterno del Parco, a circa 15 metri dal cancello, è presente un parcheggio per auto, aperto a tutti i visitatori, dotato di fondo in ghiaia. Da qui, per raggiungere l'ingresso del parco, si può percorrere la strada asfaltata oppure, in alternativa, seguire un percorso pedonale, attraversando un ponticello in legno lungo 4 metri e largo 1,5 metri, con corrimano su entrambi i lati e 1 gradino di accesso di 20 cm alle due estremità. Varcato il cancello d'ingresso del parco, si incontra sulla destra una piccola biglietteria in legno con un bancone ad altezza di 120 cm da terra. A destra si può imboccare un sentiero attrezzato per persone disabili lungo circa 400 metri, che conduce al Centro visite; a sinistra si può invece percorre la via di Lataste (o via delle Rane), un sentiero agevole che si inoltra nel bosco per circa 1 km.

Centro Visita Parco Bertone: si raggiunge dall'ingresso del parco dopo aver percorso il sentiero per persone con disabilità. All'esterno è presente un'area di sosta non ombreggiata, con fondo compatto in terra battuta. È attrezzata con tavoli a cui sono annesse delle sedie fissate al suolo. La struttura è disposta su due piani: il piano terra ospita l'ufficio informativo, la sala audiovisiva e i servizi igienici. Al piano terra, l'ufficio informativo presenta un bancone posto ad un'altezza di 84 cm, con alcune sedie dove è possibile sostare. La sala audiovisiva ha una capienza di 60 posti a sedere e viene impiegata per proiettare filmati e documentari di educazione ambientale per le scolaresche. Sono presenti servizi igienici attrezzati per persone con disabilità.

Sito web: www.provincia.mantova.it
tel. 0376 204338

La ciclabile Mantova-Peschiera è la pista verde del Mincio che per 43,5 Km si snoda lungo le alzaie del fiume, tra Peschiera del Garda e Mantova. Pista bidirezionale con modesto dislivello, interamente asfaltata, unisce il lago di Garda alla città dei Gonzaga. Se si parte dal Lago di Garda, il punto iniziale si trova presso il viadotto ferroviario di Peschiera sul Mincio, sul lato destro del fiume Mincio. In corrispondenza del paese di Monzambano si passa nel lato sinistro del fiume, presso la diga di Monzambano. Poco dopo si incontra Borghetto sul Mincio, borgo caratteristico per i mulini ad acqua e per le rovine del ponte visconteo.
Da qui si raggiunge Pozzolo, dove si collega una variante di tracciato che conduce a Volta Mantovana.
La ciclabile prosegue poi lungo i canali della pianura mantovana fino ad arrivare alla città di Mantova.
La Mantova – Peschiera è molto frequentata da atleti di handbike.

Sito web: www.provincia.mantova.it
tel. 0376 204338

La ciclabile collega la località di Sacca a quella del Comune di Goito attraverso un percorso che si sviluppa per una lunghezza complessiva di 2200 m.
La pista ciclopedonale affianca la Strada Provinciale n. 23 in uscita dalla frazione di Sacca, devia in direzione via Pedagno e continua parallelamente sulla strada stessa fino a raggiungere Goito.
La pista consente la fruizione ambientale e turistica di un territorio ad alto valore paesaggistico e ambientale si sviluppa interamente in sede propria, su terreni agricoli esistenti.

Sito web: www.provincia.mantova.it
Tel. 0376 204338

Il percorso consente la piena fruizione ciclo-pedonale della zona che abbraccia la Riserva naturale Valli del Mincio, facilitando il raggiungimento di luoghi di alta valenza ambientale, paesaggistica e culturale.
Il percorso consente inoltre il collegamento con il Borgo di Grazie di Curtatone e il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie, luogo di devozione che, in occasione della Fiera dell’Assunta e della manifestazione dei Madonnari, attira ogni anno migliaia di visitatori. Il tragitto prosegue fino a Rivalta sul Mincio, borgo che si affaccia sulla Riserva naturale Valli del Mincio e la cui storia è indissolubilmente legata a quella del Mincio: qui, fino a pochi anni fa, le attività più praticate erano la pesca e la raccolta della canna palustre e della carice. A Rivalta si trovano il Centro parco e Museo Etnografico dei Mestieri del Fiume.

Sito web: www.provincia.mantova.it
Tel. 0376 204338

Il percorso ciclopedonale si snoda nel paesaggio dei prati stabili della Valle del Mincio, habitat di interesse comunitario tutelato dal Parco del Mincio, caratterizzati dalla presenza di specie erbacee preziose per la biodiversità vegetale, mantenute esclusivamente attraverso la concimazione naturale e l’irrigazione a scorrimento, secondo antichi disciplinari risalenti all’epoca dei Gonzaga.
Dal prato stabile si ricava un foraggio estremamente pregiato, che viene utilizzato nell’alimentazione delle vacche da latte all’interno della filiera di produzione del Grana Padano DOP.
I prati stabili costituiscono anche preziose riserve per la biodiversità animale. Il percorso ciclopedonale si sviluppa nel paesaggio agricolo mantovano da cui si può vedere il profilo di Bosco della Fontana, Riserva Naturale Biogenetica affidata nella gestione al Corpo Forestale dello Stato.

Sito web: www.provincia.mantova.it
Tel.0376 204338

Da Pietole Nuova (frazione di Borgo Virgilio), in via Argine Fossetta, si imbocca la ciclabile che, fiancheggiata l’area di sosta e parco giochi (indicazione parco Archeologico – Euro Velo 7), diventa ad uso esclusivo dei cicloturisti. Proseguendo sempre diritto lungo la ciclabile con direzione di Bagnolo San Vito, si costeggiano i canali Fossetta e Fossato Gherardo, e si arriva in prossimità del Parco Archeologico del Forcello, accessibile alle persone con disabilità.
La città etrusca del Forcello di Bagnolo San Vito rappresenta il principale abitato etrusco-padano finora conosciuto in Lombardia e il più settentrionale degli insediamenti dell’area di espansione etrusca a nord del Po in età arcaica. Risalente al VI-V sec. a.C. la città – un vero e proprio emporio commerciale per Etruschi, Greci e popolazioni alpine e transalpine – doveva costituire un fulcro nodale per i traffici provenienti dai porti adriatici di Spina e di Adria e da altri centri dell’Etruria padana.
Il parco Archeologico presenta una struttura con una sala multimediale, una sala laboratorio per i ricercatori, atelier con pannelli didattici che illustrano la storia dell’Etruria padana e dell’abitato del Forcello, un telaio e due fornaci per la cottura dei vasi, ricostruiti sulla base dei dati di scavo.
Per informazioni: www.parcoarcheologicoforcello.it/

Infopoint Città di Mantova, Piazza Mantegna, 6 – Mantova
tel. 0376 432432: attracchi presso il Parco periurbano.

Consorzio "I Barcaioli del Minciopresso il porticciolo di Grazie di Curtatone
Sito web: I Barcaioli del Mincio

Nell’area del Parco periurbano di Mantova sono presenti attracchi fluviali dove è possibile imbarcarsi per la navigazione all’interno del perimetro dei tre laghi cittadini o verso il basso corso del fiume. Le società di navigazione possiedono imbarcazioni attrezzate per persone con disabilità.
Informazioni presso l'Infopoint Città di Mantova.

Dal porticciolo di Grazie di Curtatone, località inserita nella lista dei Borghi più belli d’Italia e sede del suggestivo Santuario della Beata Vergine delle Grazie, è possibile usufruire dei servizi di navigazione all’interno della Riserva naturale Valli del Mincio su imbarcazioni accessibili alle persone con disabilità.
Per maggiori informazioni contattare il Consorzio "I Barcaioli del Mincio".